Miss India
Film in lingua telogu con sottotitoli in italiano visibile su Netflix. Manasa Samyuktha è una ragazza nata in un piccolo villaggio ma con grandi sogni nel cassetto. Cresciuta in una famiglia di ceto medio , ha un amore sviscerato per il nonno , noto medico ayurvedico , che le trasmette la passione per questa medicina unica nel suo genere. Trasferitasi in America dopo la morte del nonno e l’ aggravarsi della salute mentale del padre affetto da Alzheimer , decide di inseguire il suo sogno di diventare imprenditrice e di diffondere in America , schiava del caffè , il famoso chai indiano , un tè speziato dal gusto inconfondibile e personalizzabile grazie alle infine qualità di spezie presenti nel sub – continente indiano. Dovrà combattere con un nemico internazionale, il sessismo , che vuole le donne perdenti ed incapaci di emergere. Non rivelo tutto. Il film è piacevole, da vedere senza impegno .
Dodol
Dolce tipico goano , paragonabile come consistenza ad una caramella mou. Il latte di cocco viene unito allo zucchero grezzo trasformato in sciroppo ed alla farina di riso. Mettete il tutto in una pentola e cominciate a cuocere a fuoco lento mescolando con una spatola. Dopo circa 15 minuti aggiungete gli anacardi spezzettati e finite la cottura. Trasferite il dolce in un contenitore rettangolare e una volta raffreddato è pronto per essere affettato.
Pinarg o Pinaca
Anche questi sono tipici dolcetti goani natalizi. Il colore è dato dal riso rosso che macinato fino a diventare una farina viene lavorato insieme al jaggery , zucchero grezzo scaldato fino a trasformarsi in sciroppo , noce di cocco grattugiata e cardamomo. Formare delle crocchette, passarle nella farina di riso e posizionarle su un piatto da portata. Servire dopo un paio di ore in maniera che l ‘ impasto si asciughi .
Kormolas
È un dolce natalizio goano, che richiede un po’ di tempo per essere preparato. Farina, uova , latte di cocco e zucchero vengono mescolati insieme fino ad ottenere una pasta morbida che va fatta riposare per circa un’ ora. Una volta stesa , la pasta viene tagliata in quadratini poi arricciati e fritti lentamente per ottenere una croccantezza piacevole. Possono essere paragonati alle nostre chiacchiere di Carnevale . Gli ingredienti base sono in comune , tranne il latte di cocco che noi sostituiamo con il latte normale , non essendo questo straordinario derivato dal cocco presente nelle nostre tavole.
Baath
È una torta al cocco semplicissima , tipica del Goa . Gli ingredienti sono uova , farina , lievito e semolino , miscelati tra di loro . È un po’ come la nostra torta della nonna , o la torta paradiso, buona , nutriente , ma a mio parere con un difetto . Non avendo al suo interno creme o marmellate , risulta asciutta se servita a fine pasto , perfetta invece per colazione o per un te’.
Nankhatai
Sono una specie di frollini , adatti per accompagnare il the. Si compongono di pochissimi ingredienti e facilissimi da fare. Bisogna sbattere il burro a temperatura ambiente con lo zucchero , aggiungere il semolino , aromatizzare con un pizzico di noce moscata ed incorporare una generosa dose di cardamomo grattugiato. Formare delle palline , schiacciarle al centro per accogliere la granella di pistacchi. Infornare e servire non subito per dar modo al frollino di solidificarsi.
Bolhinas
Dolcetti o meglio biscotti tipici della cucina Goana , fatti di cocco e di rawa, cioè semolino tostato che serve da addensante. Dunque dopo aver sbattuto il ghee ( burro chiarificato ) con lo zucchero , incorporare le uova , il cocco grattugiato e il semolino fino a raggiungere la consistenza desiderata . A questo punto formare delle palline , appiattirle e con la punta di un coltello fare delle incisioni a piacimento. Infornare i biscotti fino alla doratura desiderata . Se preferite dei biscotti più morbidi , aggiungete del lievito in polvere.
Doce
Doce de Grao è un dolce tipico di Goa , servito in occasioni speciali , tipo matrimoni o Natale , insieme ad altre specialità a formare il Kuswar. Questa è una ricetta semplicissima a base di cocco grattugiato e lavorato fino ad ottenere una pasta liscia e grano ammollato. Mettere i due ingredienti in una padella insieme al burro chiarificato e zucchero. Dopo circa 30 minuti , il composto dovrebbe staccarsi dalla padella fino a formare una palla. A questo punto non resta che formare dei rombi o quadrati o rettangoli o qualsiasi altra forma fantasiosa.
Neuries
Sono dei dolcetti ripieni di cocco, uvetta , semi di papavero e di cardamomo amalgamati insieme da burro chiarificato , zucchero ed acqua. L ‘ involucro deve essere croccante una volta fritto. Perciò è necessario impastare farina , semolino , burro chiarificato in maniera tale da risultare un prodotto simile al pangrattato. Aggiungere poi acqua calda poco per volta fino ad avere una pasta con cui è possibile formare delle palline . Stendere poi le palline , riempirle con il ripieno una volta levato dal fuoco e raffreddato , friggere e mettere da parte.
Kidyo
Kidyo o Kulkuls , nome probabilmente derivato dal portoghese , sono dei dolcetti natalizi , diffusissimi nello stato del Goa e tra le comunità cattoliche di Mangalore. Visivamente sembrano i nostri gnocchi e in effetti per dar loro questa forma i Goani usano la forchetta. In una ciotola mescolare farina e lievito . Aggiungere poco per volta prima il burro poi le uova e per ultimo lo zucchero al velo ed il latte di cocco. Bisogna ottenere un impasto morbido ma non troppo , in maniera tale che si possano formare delle palline da trasformare in gnocchi. Una volta fritti nell ‘ olio bollente ed asciugati su carta assorbente, si immergono in un ipercalorico sciroppo di zucchero. I grandi chef dicono che la pasticceria è precisione e che bisogna pesare tutto. Ma siccome io non sono una grande chef, faccio tutto ad occhio , come fanno anche in India . Non ho mai visto una bilancia ! Immagino che nei grandi ristoranti stellati ci siano tutte le attrezzature necessarie per una cucina perfetta . Ma chi va in India per capirne la vera essenza ed assaporare i veri gusti deve mangiare non nei ristoranti internazionali ma deve frequentare i posti affollati dai locali .