Perada
Questo dolce è chiamato anche Guava cheese. Io direi piuttosto che si tratta di una marmellata a base di guava , frutto tropicale che una volta aperto può ricordare la polpa dell’ anguria ma dal gusto più dolciastro e burroso. Una volta estratta la polpa , si fa bollire , così come i suoi semi. Si passa polpa e semi al setaccio per poi mettere il tutto in padella con zucchero, limone o lime , burro e colorante rosso cocciniglia. Quando il tutto si staccherà dalla padella , la Perada è pronta per essere distesa. Una volta raffreddata , la si può servire in quadrati , rombi , rettangoli.
Kuswar
Kuswar o Kuswad , termine derivato dal portoghese consoada , è un mix dì snack e dolcetti , che la tradizione dei cattolici di Goa e dei cattolici di Mangalore vuole che siano il principe delle tavole natalizie. Il kuswad di Goa è diverso da quello di Mangalore nel Karnataka, anche se i due stati non sono poi così lontani. Ma l ‘ India è così. Come vi sono mille ricette del masala, così un piatto apparentemente uguale diventa unico . Dunque elencherò i componenti dei due Kuswar per poi spiegare singolarmente le ricette con relative foto. Kuswar di Goa : Perada , Kidyo , Neuero , Bebinca , Doce , Marzapane, Bolhina , Nankatais , Baath , Kormolas , Pinarg , Mango Miskut , Tuelinnas , Dodol. Kuswar di Mangalore : Neuero , Kulkuls o Kidyo , Pathekas , Laadus , Amaretti , Biscotti alla rosa , Plum Cake , Mitais , Mandas , Ushae , Pitae , Manni .
Mangia Prega Ama
È un film del 2010 , a mio parere bellissimo , riproposto in questi giorni da Sky. Penso che parecchi di voi lo abbiano già visto , ma rivederlo oggi ha suscitato in me le stesse emozioni di 13 anni fa. Tratto dal libro autobiografico che porta lo stesso nome , narra la storia di una donna alla ricerca di se stessa dopo il fallimento del suo matrimonio. Inizia quindi un viaggio prima a Roma e Napoli dove assapora i piaceri della tavola , poi in India ed infine a Bali. È proprio la seconda tappa girata a Delhi e a Pataudi , città del distretto di Gurgaon in Haryana , dove Liz trascorre tutto il tempo in meditazione, a farla da padrona. I sari di sete impalpabili dai colori sgargianti , le donne che incedono eleganti , i market straripanti di spezie , i templi , i tuc – tuc , i taxi , i clacson , il caos , le mucche che intralciano il traffico : questa è l ‘ India . Dunque Liz , liberatasi dai sensi di colpa , va a Bali . E qui , dopo aver vinto la sua paura di amare di nuovo , deciderà di fermarsi.
Ala Vaikunthapurramuloo
Sempre su Netflix è possibile vedere questo film Tollywoodiano, cioè in lingua telugu, con ovviamente sottotitoli in italiano. Il protagonista è uno degli attori che recitano in questa lingua più famoso e anche più pagato , noto soprattutto per la sue straordinarie performance di ballo. Due bambini vengono scambiati volutamente alla nascita , per cui il figlio di un uomo facoltoso cresce in una famiglia modesta e viceversa. Il finale è scontato , ma se volete vedere un vero film indiano , prendetevi due ore di relax. Dico vero film indiano , perché ci sono scene inverosimili, scene al rallentatore, balletti e canzoni proprio come una volta. Ultimamente, infatti, i film Bollywoodiani , girati negli studi di Bombay, seguono un po’ la moda , con remake di film famosi o con film più impegnati. Hyderabad, splendida capitale dell ‘ Andhra Pradesh , metà induista e metà islamica, con i suoi laghi, la sua fortezza di Golconda e il meraviglioso Charminar è la giusta scelta del regista oltre che ospitare gli studi cinematografici più importanti dove vengono prodotti e girati i film in lingua telugu. I balletti con le relative canzoni sono stati girati all ‘ estero , soprattutto in Francia , tra Parigi e Mont Saint Michel.
Viaggio nel Karnataka
..alla volta del Karnataka
Top Ten Beaches in Goa
..le più belle..
Samosa di verdure
..ricetta Indiana
Anjuna
Siamo nell’ottobre del 2014 , ad Anjuna. Questa venditrice di spezie ha catturato la mia attenzione per il suo sari dai colori stupendi, accostati come solo Gianni Versace sapeva fare. Oppure è stato il contrario ? Forse è stato Gianni a trarre ispirazione dall’ abbigliamento delle donne indiane? Mi permetto di chiamarlo confidenzialmente Gianni, perché lo conoscevo personalmente ed ammiravo molto la sua creatività e gli accostamenti di colore azzardati che ho poi ritrovato in India.
Lion la strada verso casa
Dopo aver visto il film, ho letto anche il libro , che narra la storia vera e straordinaria di Saroo Brierley. Il libro si intitola Lion, perché Saroo, una volta ritrovata la sua famiglia grazie alle moderne tecnologie, scopre che il suo nome vero è Sheru, cioè Leone e che Saroo è stato frutto solo di una sua pronuncia sbagliata, così come il nome della sua città e del suo quartiere, cosa che non gli ha permesso una ricerca immediata di sua madre e dei suoi fratelli. Il libro, così come il film, è commovente; lo si legge tutto in un fiato ma sempre con una punta di “ magone “. Calcutta è descritta alla perfezione. Sembra di essere catapultati su quel ponte, non bello per la verità, imponente costruzione voluta dagli Inglesi, brulicante di gente, di mendicanti, di venditori ambulanti, di mucche, di cani, ognuno con l’unico desiderio di sopravvivere. Da leggere.
Pulao
Il Pulao è il riso paragonabile al riso pilaf e non manca mai nei menù dei ristoranti indiani. La differenza con il riso pilaf sta nel metodo di cottura. In una pentola fate sciogliere il ghee , tostate i semi di cardamomo , grani di pepe e volendo cannella . Appena si sprigiona l’ aroma , insaporite il riso rigorosamente del tipo basmati i cui chicchi rimangono separati una volta cotti , ricoprite il riso con una dose di acqua pari ad una volta e mezzo la quantità di riso e fate cuocere per circa dieci minuti. Spegnete il fuoco e coprite la pentola con un coperchio : il riso assorbirà l’ acqua senza diventare una poltiglia. Questa è la ricetta base che può diventare un vegetable Pulao con l’aggiunta di verdure speziate , un Kashmir Pulao con l’aggiunta di frutta ( ananas soprattutto ) fresca e secca . Anche in questo caso , sbrigliate la fantasia e create il vostro personalissimo Pulao. Potete dare un tocco di colore aggiungendo lo zafferano o la curcuma.