Questa foto risale all’aprile del 2012. Stavamo percorrendo in macchina la strada che da Goa porta a Pune. Anche se la distanza è circa 500 chilometri, in India la percorrenza è sempre più del doppio rispetto a tutte le altre strade del mondo. Vuoi perché non c’è una rete autostradale valida, vuoi perché mucche, elefanti, cani camminano impuniti, vuoi per la poca disciplina dei guidatori indiani , vuoi per i rallentamenti dovuti agli onnipresenti mercati insomma non si arrivava mai. In una delle tante soste per scaricare lo stress e bere qualcosa, vedo questa donna che con la calma serafica tipica di questa gente aspetta l’autobus. E io la fotografo. Direte mai : cosa avrà mai Pune da valere un viaggio ? Niente tranne diversi templi di Ganesha che per bellezza scompaiono di fronte ad altri, ma ha una risorsa economica unica per i suoi abitanti. Quasi tutti sono sarti ed il restante vende abiti o tessuti. Senza fare pubblicità, dico soltanto che i più grandi stilisti italiani e le loro creazioni provengono da lì per fare poi bella mostra in via Montenapoleone o in via Condotti. Il matrimonio di mio figlio Paolo e la necessità di un abito nuovo sono stati l’occasione per questo weekend faticoso ma fruttuoso. In un giorno questi straordinari artisti del cucito hanno confezionato un abito maschile griffato e perfetto senza neanche una prova , mentre io ho ripiegato acquistando due panjabi uno rosso ed uno verde, ben sapendo che non li avrei indossati in una cerimonia non di stampo indiano. Voglio precisare che siamo stati guidati nella scelta del giusto posto dove acquistare da due persone indiane speciali, conosciute a Goa e che sono diventate i nostri angeli custodi. Senza di loro non sapremmo come fare!!!