Barfi al cocco
Ricetta velocissima ma anche molto dolce , un attentato per chi ha problemi di linea. In una pentola spennellata di burro chiarificato per evitare che gli ingredienti si attacchino, sciogliete il latte condensato . Unite la farina di cocco e mescolate fin quando cocco e latte non siano bene amalgamati. A questo punto unite la frutta secca , noci, nocciole , mandorle e cardamomo tagliati al coltello e trasferite il tutto su una teglia in modo uniforme, cospargendo la superficie di pistacchi tritati. Quando il prodotto sarà sufficientemente freddo, tagliate il dolce in quadratini o rombi, pronti per essere gustati.
La pietra lunare di Satapur
Secondo libro incentrato sulla figura della avvocatessa – detective Perveen Mistry. Ambientato in un luogo di fantasia dell’ India ancora sotto il regime inglese, il libro risulta un po’ prolisso , a volte noioso , non all’altezza degli altri due scritti dalla stessa autrice. Questo ovviamente è il mio parere…….
Goan fish curry
Un altro piatto tipico della cucina Goana è il Fish Curry, delizioso pesce che viene servito in quasi tutti i ristoranti di Goa o con il riso o con il pane tipico dell’ India. Per prima cosa è necessario marinare il pesce, pomfret o king fish , ma va bene anche il merluzzo, con la curcuma , il sale e il limone. In una padella fate sfrigolare le foglie di curry, i semi di sesamo, zenzero aglio , cipolla, peperoncini e la marinatura . Versate il latte di cocco, che addolcirà la preparazione e la renderà cremosa, e i pomodori. Quando la salsa sarà addensata aggiungete il pesce, che cuocerà in pochi minuti. Prima di servire , indispensabile sminuzzare il coriandolo fresco per dare freschezza , colore e quel sapore unico che solo il coriandolo sa dare.
Chicken Xacuti
Prima di parlare di questa ricetta tipica del Goa, voglio aprire una piccola parentesi. Lo stato del Goa oltre ad essere il più piccolo stato dell’India è anche il più ricco economicamente. La posizione invidiabile rende possibile la produzione di moltissime varietà di spezie, di noci di cocco e frutti tropicali esportati in tutto il mondo. La colonizzazione portoghese e l’influenza induista ha permesso un connubio tra spezie , sapori e ricette. Si dice che lo Xacuti o Chacuti in portoghese sia nato dai pescatori di Arambol che cucinavano il pescato con una infinita’ di spezie locali con l’aggiunta di cocco grattugiato e tostato. Dunque possiamo dire che in generale Xacuti è la salsa con cui si può cucinare anche pollo ed agnello. Per prima cosa bisogna preparare il masala con le spezie che avete a disposizione : pepe nero , peperoncino secco, cannella, chiodi di garofano, di coriandolo, di cumino, curcuma sapientemente tostati e macinati. Si tosta poi il cocco grattugiato che funge da addensante e lo si unisce alle spezie , all’aglio ed allo zenzero fresco, pestandoli fino ad ottenere una pasta liscia. In una larga padella mettete l’olio di cocco e le cipolle che devono caramellarsi. Unite il pollo e rosolatelo, unite la pasta di masala ed il brodo di pollo. Una trentina di minuti basteranno per portare in tavola questo meraviglioso piatto, senza dimenticare di aggiungere una nota di freschezza con del coriandolo fresco sminuzzato.
Aceto Toddy
In tutto il mondo viene usato l’aceto , soprattutto quello di vino, per conferire acidità non solo alle insalate ma anche a svariati piatti, tipo la famosa caponata alla siciliana. Ma di aceti ne esistono svariati tipi, di mela, di pera , balsamico , ma quello prodotto dalla linfa delle piante di cocco è il fiore all’occhiello dell’ India, soprattutto dello stato del Goa. Qui il nome con cui viene chiamato questo particolare aceto e’ Toddy. Si dice che siano stati i Portoghesi che colonizzarono Goa ad introdurre l’uso dell ‘aceto di cocco in molti piatti tipici del Goa , tipo lo Xacuti o il vindaloo, al posto del tamarindo altrettanto valido come agente acido . Ma dalla palma di cocco e conseguentemente dal Toddy i Goani ricavano anche una bevanda altamente alcolica, il Feni .
Onam
Onam è il festival del raccolto dello stato del Kerala e le celebrazioni , che la leggenda vuole siano fatte in onore del re Mahabali , comprendono regate in barca, danze in maschera , arti marziali , musiche , offerte , competizioni sportive. Non deve mancare il fiore Rangoli dipinto o creato con riso o frutta secca colorata davanti alle case o davanti ai templi . Le donne indossano per l ‘occasione il tipico Kerala sari o Kasavu . Si tratta di un sari color crema con i bordi dorati, che dovrebbe esaltare la bellezza delle donne malayane oltre che rendere loro propizio il nuovo anno. Insomma una specie di amuleto porta – fortuna.
Navaratna
Letteralmente Navaratna significa 9 ( Nava ) gemme ( Ratna ) e nasce dalla combinazione di oro od argento con pietre preziose o semi – preziose. Ovviamente nei paesi orientali come l ‘India o lo Sri Lanka le pietre non sono scelte a caso . Come vuole l’ astrologia vedica ad ogni pietra corrisponde un pianeta ed una parte del corpo umano. Detto in due parole , la funzione di un gioiello Navaratna è quella di allontanare le energie negative sprigionate dai pianeti in continuo movimento ed attirare solo le energie positive che aiutano il corpo a stare bene. Considerato un portafortuna, un talismano della felicità, viene spesso regalato agli sposi che indossandolo iniziano una vita insieme sotto i migliori auspici. Per dovere di cronaca elencherò le nove pietre ed i pianeti a cui sono abbinate . > Rubino : Sole > Diamante : Venere > Perla : Luna > Corallo Rosso : Marte > Hessonite : Rahu . Uno dei più forti pianeti della astrologia vedica, ma non presente nella nostra. > Zaffiro blu : Saturno > Occhio di gatto : Ketu . L’ altro pianeta presente solo nella astrologia vedica. > Zaffiro giallo : Giove > Smeraldo : Mercurio > Anche la disposizione delle pietre non è scelta a caso . Il rubino deve essere sempre al centro, come il Sole è al centro del sistema solare e le altre devono seguire l ‘ordine da me elencato in senso orario ( vedi foto ). > Chi indossa il Navaratna sicuramente indossa qualcosa di speciale, unico per bellezza e potenzialmente un protettore dell ‘anima e del corpo.
Anjuna beach
Passeggiando sulla spiaggia di Anjuna , vedo venirmi incontro e vedo andare verso i ristorantini posti poco prima del promontorio roccioso che divide Anjuna da Baga , queste donne che con nonchalance trasportano casse di birra o di acqua tenendole in bilico sulla testa. Qui in India non è inusuale che cesti di frutta o sacchi di cemento o qualsiasi altra cosa siano affidati per il trasporto al gentil sesso!!!!! Ma proprio perché donne, non dimenticano di esserlo, presentandosi al lavoro sempre perfette con i loro sari o con i panjabi dai colori stupendi e gli immancabili gioielli . Ovviamente il tipo di tessuto e la qualità dei monili sono diversi a seconda delle possibilità economiche , ma l’eleganza è indubbia anche in coloro che svolgono lavori più umili. >> Ancora oggi mi chiedo come sia possibile fare un simile trasporto senza farsi venire il mal di testa!!!! Noi occidentali come non accetteremmo mai un matrimonio combinato così non permetteremmo mai che una donna faccia lavori pesanti ! Ma è solo una questione di cultura!!! >> La foto non è delle migliori perché contro sole e scattata a distanza ravvicinata. Ma per me è bella comunque.
Rakska Bandhan
Alla fine di agosto viene celebrato questo particolare festival Hindu . In questo giorno le sorelle legano al polso dei fratelli un rakhi, una sorta di talismano , di amuleto , che in pratica si può assimilare a quei braccialetti della fortuna brasiliani. Ma in questo caso il significato è ben più profondo. Le sorelle simbolicamente danno protezione ricevendo in cambio un dono e la promessa che i fratelli in futuro si prenderanno cura di loro. È la celebrazione della famiglia e del legame che unisce indissolubilmente madri, padri, figli .
L’ incredibile viaggio del fachiro che restò chiuso in un armadio Ikea
Aja Patel , fachiro indiano , decide di acquistare un nuovo letto di chiodi , venduto esclusivamente nei punti vendita Ikea di Parigi. Giunto sul posto , perde tempo a curiosare e si vede costretto a nascondersi in un armadio , che il giorno dopo viene spedito in Inghilterra. Numerose peripezie porteranno il nostro fachiro in Europa e in Nord Africa . È una storia divertente, più che una storia la chiamerei una favola , bella ma soprattutto ricca di morale e di insegnamenti .