Gio Loves India

L’arte dell’ henne a Jaipur

Ambientato nella splendida città di Jaipur nello stato del Rajastan, chiamata anche città rosa per i suoi palazzi appunto di colore rosa, questo libro narra le vicende di una ragazza che si lascia alle spalle un marito violento e una vita difficile per reinventarsi. Diviene così la migliore artista dell ‘henné, capace con i suoi disegni di rispecchiare le storie delle sue clienti. Ma un bel giorno il passato le presenta il conto …. Lettura piacevole ma non entusiasmante. Ovviamente questa è la mia opinione.

Uno + Una

Zappettando su Netflix mio marito si è imbattuto in questo film del 2015 del regista francese Claud Lelouch. Sapendo quanto mi manca l’India e che non perdo occasione di rivedere i posti almeno attraverso la tv, mi ha subito parlato di questo film. Non ho perso tempo ed ora eccomi qui a raccontare parzialmente la trama. Un musicista francese vola in India , incaricato di comporre la colonna sonora di un film in stile Bollywood di una Giulietta e Romeo tipicamente indiani. Si innamora della moglie del console francese a Mumbai e con lei intraprende un viaggio spirituale che da Benates, la città sacra per eccellenza, li porterà nell’ ashram di Amma , religiosa e benefattrice , fondatrice di numerose attività umanitarie, meglio nota pet i suoi darshan, cioè gli abbracci. Consiglio di vedere il film, soprattutto per le immagini e le scene girate sui gath del fiume Gange, nelle cui acque gli indiani induisti si immergono per purificarsi. Toccanti sono le riprese girate nell ‘ashram AmritaPuri situato nel lussureggiante Kerala, con una “ attrice “ d ‘ eccezione, perché è Amma che interpreta se stessa , dispensatrice di sorrisi ed abbracci per tutti quelli che le sono devoti. E poi le strade di Mumbai, dì Udaipur, traboccanti di persone, taxi, tuc-tuc, mucche,moto, bici, mezzi di trasporto inventati fanno da contrasto a Parigi, elegante , composta ma quasi asettica.

Gudi Padwa

Ecco un altro festival questa volta primaverile che segna l ‘inizio del nuovo anno per alcuni Indù, soprattutto quelli del Maharashtra e di Goa. Gudi letteralmente significa bandiera . Ma i Gudi preparati dagli abitanti di ogni casa e sistemati all’esterno soprattutto a destra sono ben altra cosa. Si tratta di un panno di colore sgargiante ricoperto da foglie di neem, da foglie di mango e da ghirlande di fiori. Il tutto viene issato su un lungo bambù e a completare il gudi una pentola di argento, bronzo o rame a mo’ di cappello, proprio come si vede nella foto che ho trovato sul web.

The girl on The train

Se vi è piaciuto il film del 2016 ‘ La ragazza del treno ‘ tratto dall’omonimo romanzo di Paula Hawkins , avete la possibilità di vederne la versione indiana su Netflix, in lingua hindi sottotitolato in italiano. La trama è la stessa , la sceneggiatura è piacevolmente arricchita in stile Bollywood da qualche ballo iniziale e da canzoni e musica decisamente ad impronta indiana, ma senza dare fastidio e senza stravolgere il filo conduttore del film. Anche se pensate che io sia di parte, a me il film è piaciuto molto e contrariamente a quel che pensavo non è assolutamente difficile seguire il film e contemporaneamente leggere la traduzione.

La tigre bianca

È in programmazione in questi giorni su Netflix questo film tratto dal romanzo che porta lo stesso titolo dello scrittore indiano Aravind Adiga. Ho letto questo libro parecchi anni fa, appena è stato in commercio in Italia. Non credo sia stato facile ricavarne un film , ma il regista a mio parere è riuscito benissimo a farci capire che in India o si è ricchi o si è poveri, o si è di una casta elevata o sei nessuno. Accanto alla ex Miss mondo Priyanka Chopra recita per la prima volta come protagonista un attore indiano , che a mio parere ha superato brillantemente la prova. Vissuto in uno sperduto villaggio del Nord ,Balram poverissimo, ma con grandi ambizioni, si definisce non un pollo ma una tigre , ma non una tigre qualsiasi, una tigre bianca, che si dice nasca un esemplare solo per ogni generazione. Ma per diventare una tigre userà dei metodi non proprio ortodossi, oltrepassando il limite. Racconterà la sua storia di autista trasformatosi in imprenditore di successo a Bangalore in una mail al primo ministro cinese in procinto di visitare l ‘ India, svelando come ha raggiunto il grande sogno di diventare qualcuno.

Sapore amaro

Anita Nair non delude mai. La sua scrittura gentile, pacata ma piena di emozioni ci regala questo romanzo struggente . Il suicidio inaspettato di una giovane scrittrice è lo spunto per narrare la storia di donne la cui vita si intreccia casualmente in un resort del Kerala. E a raccontare queste storie in prima persona è lei, SrilaKshmi , la suicida , la cui anima rimane intrappolata in un armadio……

La strada di casa

È la storia di tre sorelle che reagiscono in maniera diversa agli abusi del padre padrone , figura che purtroppo ancora sopravvive in India. Marin crede di avere superato il trauma diventando la donna perfetta . Thrisha conduce una vita apparentemente serena con il marito, ma non rallegrata dalla nascita di un figlio. L’ ultima sorella , Sonya , ha vissuto la sua vita libera lontano dalla famiglia , facendo quello che più la appassionava , la fotografa. Ma ecco che le tre sorelle , richiamate dalla madre, si ritrovano al capezzale del padre morente. Vengono a galla non solo i soprusi subiti , ma anche una verità sconvolgente, una specie di regalo che la madre fa alle amate figlie.

Guru Purnima

Il giorno di luna piena del mese induista di Ashadha , che capita nei mesi tra giugno – luglio, viene celebrata questa festa in onore di maestri, di insegnanti spirituali che hanno messo a disposizione la loro saggezza senza alcun interesse o ritorno economico. È una forma di ringraziamento per queste persone considerate illuminate. Ecco spiegato il termine Guru , usato spesso per indicare una persona carismatica .

Cercasi amore a tempo pieno.

Credo che tutti sappiano che nella cultura indiana non esiste un matrimonio d’amore , semmai l’amore può sopraggiungere con il tempo o può trasformarsi semplicemente in rispetto . Ma non è questo quello che vuole Laila. Lei crede ancora nella scintilla, nelle farfalle nello stomaco, nell’amore che nasce prima del matrimonio. Per cui alle insistenze dei genitori di combinare un incontro con qualcuno scelto da loro , risponde con una richiesta insolita: un periodo di tempo di tre mesi , in cui sarà lei a trovarsi il marito ,frutto del vero amore. Ma non è così che funziona. Puoi trovare l’anima gemella come puoi non trovarla . Ed alla fine Laila sarà costretta a decidere tra la sua vita e quella voluta dai suoi genitori…..

Rabdi Falooda

È un semplicissimo dessert diffuso soprattutto nel Nord dell ‘India e è facilmente possibile riprodurlo qui da noi, visto i numerosi negozi di alimentari etnici. Forse la cosa più difficile da reperire sono i Falooda , spaghetti tipo i noodles ma fatti di mais. Dopo avere messo a mollo i semi di basilico, si fa bollire il latte con lo zucchero fino a farlo diventare quasi una crema e lo si fa raffreddare, così come si fanno raffreddare i tagliolini una volta cotti in acqua per qualche minuto. A questo punto basta assemblare i vari ingredienti in un bicchiere abbastanza alto. Sul fondo vanno sistemati i semi di basilico, poi i noodles tagliuzzati con le forbici, a seguire qualche cucchiaio di acqua di rose ed il latte. Per finire una pallina di gelato alla vaniglia e decorazioni con pistacchi tritati e petali di rosa che rendono il dessert molto scenografico.